Personal Branding su Linkedin: quali sono gli errori più comuni da evitare?
Linkedin, come tutti i Social, ha le sue regole che bisogna riuscire a seguire se lo si vuole utilizzare come strumento di Personal Branding.
Non puoi pensare di usare Linkedin così come usi Facebook o Instagram o Pinterest o qualsiasi altro Social presente e futuro.
In particolare su Linkedin gli utenti investono il loro tempo a fini professionali e non lo passano a scopo ludico (questa è una precisazione che devi sempre tenere a mente quando entri in Linkedin e condividi contenuti).
All’interno di Linkedin “si parla di lavoro, si creano relazioni, si danno dei consigli, si vende (Social Selling), ci si fa conoscere (Advertising) e si fa Personal Branding” (Matteo Montanari).
Al tempo stesso Linkedin NON è assolutamente un semplice Curriculum Vitae pertanto necessita di una presenza costante e continua (ma organizzata).
In questo breve articolo ti elenco alcuni errori che potrebbero sembrare banali ma che in realtà possono risultare profondamente penalizzanti.
- Avere una foto del profilo NON professionale o avere il LOGO al posto della propria foto
LinkedIn è un social Network pensato per costruire relazioni di tipo business. Non avere una foto o avere un logo aziendale al posto della foto è uno dei principali errori se vuoi fare Personal Banding su Linkedin. La foto, inoltre, deve essere recente, ben fatta e assolutamente professionale. - Foto copertina di default, non personalizzata o di scarsa qualità
Personalizzare le foto copertina è un ottimo modo per mettere in evidenza alcune informazioni importanti per raccontarsi. La foto copertina è poi un ottimo strumento per usare un’immagine riconducibile all’identità aziendale. - Link personalizzato assente
E’ assolutamente necessario personalizzare il proprio URL (indirizzo di riferimento LinkedIn). - Sezioni del profilo incomplete o vuote
Molti profili LinkedIn presentano sezioni incomplete o vuote.
È importante revisionare ogni area del nostro profilo parlando della propria esperienza lavorativa e personale e curando i contenuti testuali utilizzando le giuste keywords che riguardano la nostra posizione lavorativa e la nostra specializzazione per essere facilmente ritrovati.
E’ inoltre indispensabile tenere aggiornata ogni sezione nel tempo, segnalare tutte le proprie posizioni lavorative senza lasciare buchi temporali (che creerebbero domande e dubbi). - Troppe pubblicazioni o di scarso valore
La regola da seguire è quella di curare i contenuti in termini di qualità mettendo da parte la quantità.
Qualità significa anche pertinenza con il proprio campo lavorativo.
I contenuti devono sempre essere arricchimenti per coloro che li leggeranno quindi devono essere di alto valore e devono rendere chiara la propria conoscenza nel campo specifico.
Anche in questo caso bisogna ricordari che Linkedin NON è il Profilo Facebook privato e quindi i contenuti di carattere ludico/personale andrebbero evitati (foto delle vacanze, pensieri in libertà o altro materiale relativo a considerazioni strettamente personali).
Andrebbero poi evitati contenuti polemici, di carattere politico, religioso a meno che non rientrino nel proprio campo lavorativo, ovviamente.
Inoltre si dovrebbe evitare di pubblicare solo post di carattere promozionale/pubblicitario - Non frequentare i Gruppi
I gruppi sono uno strumento importantissimo per svolgere Personal Branding su Linkedin. Mettono in contatto persone interessate agli stessi argomenti e permettono di dimostrarsi esperti ed autorevoli nel proprio settore. - Non personalizzare le richieste di contatto
Utilizzare i messaggi pre-impostati di LinkedIn per chiedere il collegamento ad un possibile contatto è una cosa da evitare.
Bisognerebbe, invece, dedicare un po’ di tempo per mandare un messaggio personalizzato facendo capire che ci si sta realmente interessando a quella persona. - Non curare i messaggi ricevuti
Un altro errore da evitare è quello di lasciare senza risposta i messaggi ricevuti. Anche se il tema non è di proprio interesse sarebbe almeno cortesia inviare una risposta di ringraziamento o un gentile diniego - Spammare messaggi a caso o off-topic
Cosa c’è di più antipatico su Linkedin che ricevere messaggi assolutamente distanti anni luce dal proprio campo lavorativo? - Essere inattivo o non essere reale ed autentico
Mai barare sulle competenze, sui ruoli ricoperti, sulle skill, sulle esperienze.
Le bugie hanno le gambe corte…. sempre e ancora di più su Linkedin - Accettare TUTTE le richieste di contatto (LION – Linkedin Open Networker)
Accettare ed invitare chiunque potrebbe essere utile per accrescere la propria rete in breve tempo ma può rivelarsi alla lunga un errore di strategica.
La propria rete è qualcosa di utile se è in Target con i nostri obiettivi o include contatti che possono risultare strategici.
In alcuni casi, è bene riflettere su chi abbiamo contattato finora e rivedere le richieste di connessione.
Sicuramente bisognerebbe analizzare il proprio Target ideale prima di iniziare a creare la propria rete contatti. - Non interagire con la tua rete
Commenta consiglia o condividi post o articoli di altri e rispondi ai commenti altrui. - Chiedere raccomandazioni a chi non ti conosce
Le raccomandazioni sono uno strumento eccezionale di riprova sociale ed è quindi asolutamente lecito richiederle a patto, però, che ci si rivolga a contatti con i quali si ha un qualche reale rapporto. Il semplice fatto che una persona faccia parte della propria rete NON implica che si possano chiedere raccomandazioni, presentazioni, proposte di prodotti/servizi (vedesi spam) - Non richiedere le raccomandazioni
Imparare a sfruttare le potenzialità e le funzionalità di Linkedin rappresenta sicuramente un vantaggio nella tua vita professionale e, come detto nel punto precedente, le raccomandazioni rappresentano uno strumento potentissimo da sfruttare, con le dovute cautele (chiedere e dare raccomandazioni alle persone conosciute al lavoro, per esempio: colleghi, clienti, fornitori ma se si ha un rapporto già in essere).
Siamo arrivati alla fine di questa breve lista di errori da evitare se vuoi fare Personal Branding su Linkedin .
Grazie mille di avermi seguito fino alla fine di questo articolo.
Ora tocca a te.
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Alla prossima – Luciano Cioffi – Cioffiweb
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